AVIS nasce per garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti coloro che ne hanno bisogno
Identità
Chi Siamo
AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è un’associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne abbiano necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e in alcuni casi anche la raccolta diretta di sangue, d’intesa con le strutture ospedaliere pubbliche.
Fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.
Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente, periodicamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo compiere questo gesto perché non idoneo, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.

Oggi è la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, grazie ai suoi associati, riesce a garantire circa l’80% del fabbisogno nazionale di sangue. Nel complesso, AVIS può contare su oltre 1.300.000 soci, che ogni anno contribuiscono alla raccolta di oltre 2.000.000 di unità di sangue e suoi derivati.
AVIS è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 3400 sedi (numero che comprende anche 19 sedi fondate in Svizzera da emigranti italiani negli anni Sessanta).
Molto impegno è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti. A queste attività si aggiunge anche il sostegno alla ricerca scientifica e la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale.
Nel conseguimento di tutti questi obiettivi, AVIS può contare sulla collaborazione delle più importanti e prestigiose istituzioni nazionali e di soggetti privati con cui ha stipulato accordi di collaborazione e protocolli d’intesa.















Nasce il Centro Nazionale Sangue, organismo che fa capo al Ministero della Salute e che opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità. Svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale nelle materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai decreti di trasposizione delle direttive europee. Fanno parte del suo Comitato direttivo anche i rappresentanti delle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, tra cui AVIS.
Prendono avvio le Avisiadi, un’iniziativa sportiva che annualmente vede coinvolti giovani avisini sportivi che provengono da tutte le regioni.
Si tiene il primo convegno nazionale dei gruppi giovani.
AVIS lancia la prima Giornata Nazionale del Dono del Sangue, che si celebra il 12 ottobre.
AVIS Nazionale viene riconosciuta giuridicamente dallo Stato con la legge n. 49.
Viene pubblicato il primo numero della rivista associativa AVIS SOS – Sempre Ovunque Subito.
Si tiene il primo Convegno nazionale.
Viene approvato il primo Statuto dell’AVIS. “Scopo dell’Associazione – si legge – è di propagandare, specialmente nelle masse operaie, il concetto prettamente umanitario, sociale e patriottico dell’offerta volontaria del proprio sangue”. Da Milano parte un’opera di proselitismo che via via si allarga a tutta la penisola. Nascono gruppi di donatori in diverse città italiane come Ancona, Bergamo, Brescia, Torino, Napoli, Cagliari, Cremona.
All’invito rispondono 17 persone, che si riuniscono il 16 febbraio dando così vita all’AVIS, Associazione Italiana di Volontari del Sangue, che si pone obiettivi estremamente ambiziosi: soddisfare la crescente necessità di sangue contribuendo a salvare vite umane, avere donatori pronti e controllati e lottare per eliminare la compravendita di sangue.
Vittorio Formentano lancia a Milano un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue.