Cucina e chimica, le passioni di Elena vincitrice del contest

di Ottavio Cristofaro   Si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare. E sono state tantissime le ricette che hanno partecipato al concorso ‘Tutto il buono del giallo’. A vincere il contest, promosso da Avis in collaborazione con il portale Giallo Zafferano di Mondadori e Sale e Pepe è stata Elena Zanetti Lorenzetti, una studentessa di 23 anni iscritta al quarto anno di chimica e tecnologia farmaceutiche all’Università degli studi di Parma. È originaria di Mazzano, un piccolo comune di circa 12 mila abitanti della provincia di Brescia, e nel tempo libero suona il pianoforte. “Mi piace molto la musica di Ludovico Einaudi – dice Elena – anche se faccio un po’ di fatica a suonarlo”. Difficile dare vigore alle note del compositore italiano, soprattutto se – come nel caso di Elena – lo si fa da autodidatta. Ma la grande passione di Elena è la cucina, assieme a quel grande senso di soddisfazione che si prova quando si prendono tanti ingredienti e li si mettono tutti insieme per costruire un impasto delizioso. Una passione che si concentra soprattutto nei dolci, perché – ammette lei stessa – “i dolci sono capaci di mettere tutti d’accordo”.   Ma, come già detto, si cucina sempre pensando a qualcuno ed Elena lo fa pensando alla sua famiglia, al suo ragazzo che sembra sia molto critico, ma anche a sua sorella particolarmente attenta a tutti gli aspetti nutrizionali, perché non basta che sia buono ma deve essere anche sano. Lo fa come una vera professionista, a dire il vero come un chimico prepara le pozioni magiche per far star bene la gente perché, si sa, una buona fetta di torta è capace di trasmetterti emozioni, almeno al pari della musica di Einaudi che Elena tenta di riprodurre sul suo pianoforte. Sono tutti elementi di una stessa manualità che è capace di dare forma alle cose, dalla cucina al pianoforte, passando per i procedimenti chimici che sono alla base della produzione dei farmaci i quali, anch’essi, fanno parte della vita di Elena. “Sì, della cucina mi piace molto questa similitudine con le mie materie di studio – dice – l’idea di seguire dei procedimenti precisi per la composizione del prodotto finale, così come la meticolosità e la precisione nelle quantità degli elementi.   Le proprietà chimiche e fisiche degli elementi sono aspetti che ritrovo molto nella composizione dei farmaci e nei miei studi. Trovo la farmacia e la cucina due campi molto simili tra loro”. E come darle torto se si pensa che sia la cucina che la farmacia servono a far stare bene la gente, in ogni caso sono tutte forme di donazione. È sempre un modo donarsi all’altro, esattamente come fanno i donatori di sangue come Elena che da circa tre anni è iscritta alla sezione comunale dell’Avis di Brescia. “L’esperienza della donazione del sangue è qualcosa che ti segna e che ti fa sentire preziosa per gli altri – dice – ma è sempre importante farlo in totale sicurezza”. Il tema dello stile di vita sano è sempre di grande attualità sia per la vita del donatore che per quella del ricevente affinché gli sia donato sempre sangue sano.