Concessione di contributo o erogazione liberale

D: La nostra Avis Comunale vorrebbe chiedere alla banca un contributo per la realizzazione di una manifestazione a favore di ragazzi disabili. Vorremmo sapere se l'erogazione del contributo possa comportare qualche problema o sia sottoposta all'adempimento di particolari obbligi fiscali. R: Per la struttura avisina la concessione di un contributo o erogazione liberale non comporta problemi, purchè ovviamente si tratti di un contributo a titolo di liberalità e non di corrispettivo per una prestazione resa al soggetto erogante. Per consentire però la deduzione fiscale al soggetto erogante, occorrerà rilasciare una quietanza che riporti i dati della struttura avisina, gli estremi di iscrizione nel Registro delle Associazioni di Volontariato, l'importo dell'erogazione, le modalità di pagamento (bonifico bancario, assegno bancario o circolare, assegno postale) e l'individuazione del soggetto erogante. Se poi il soggetto che concede l'erogazione intende utilizzare la deduzione così detta "più dai meno versi", occorre precisare nella ricevuta che l'associazione tiene scritture contabili atte a rappresentare con completezza e analiticità le operazioni poste in essere (applicazione dell’art. 14 DPR 600/1973) e che predispone annualmente un documento che rappresenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio ( si tratta del bilancio consuntivo che ogni struttura avisina è obbligata a predisporre annualmente). Risponde il Tesoriere Nazionale, Giorgio Dulio